- The Brigit
The Brigit incontra Carlotta Macchini, Atelier Bianca
Uno spazio protetto, dove ogni donna può essere libera di definire la propria idea di bellezza, e con essa, la sua identità e la sua storia.
Un mondo sartoriale dalle linee semplici, contraddistinte da un’eleganza sofisticata e dettagli essenziali ma decisi. Questo è lo stile di Atelier Bianca, nonché l’anima della sua creatrice, Carlotta Macchini: semplicità, passione e determinazione definiscono i tratti di una personalità forte e instancabile che insegue e realizza il suo sogno di fashion designer.
Atelier Bianca nasce nel 2018 a Firenze. È un luogo intimo e famigliare, dove Carlotta accoglie le sue clienti, le ascolta e le consiglia, per poi vivere con loro un momento unico e speciale, ossia disegnare ciò che desiderano indossare.

“Atelier Bianca è quello che sono, che ho sognato fin dall'inizio”
Gli inizi
“Dopo una Laurea in Economia e Commercio e un master in risorse umane, inizio subito a lavorare in questo settore”. Una dimensione però, che non la rende felice.
“Decisi di darmi ancora una possibilità con un’esperienza lavorativa all’estero, ma non cambiò nulla, stavo molto male”.
Successivamente, Carlotta perde il papà, uno stravolgimento emotivo molto forte... Esce da questa esperienza con una nuova consapevolezza: “Devo fare qualcosa che mi faccia alzare tutti i giorni con il sorriso e che mi renda veramente felice”.
“Ho avuto la fortuna di avere due genitori che mi hanno sempre sostenuto e che hanno sempre creduto nelle mie capacità.
- Ora, o mai più! - Mi dissi. Partivo veramente da zero, non avevo una solida base economica alle spalle, ma con piccoli sacrifici ho aperto la mia attività, nel 2018… e ora posso dire di aver raggiunto il traguardo!

Inizialmente pensavo di realizzare una linea con capi già confezionati, poi, col tempo, lavorando in atelier, ho scoperto che ero molto più felice a guidare e consigliare le mie clienti permettendo loro di esprimersi in tutta la loro essenza, attraverso le mie creazioni.

“Mi piace vedere le donne, che entrano nel mio atelier, sentirsi loro stesse, libere di essere ciò che sono, e non ingabbiate in ruoli o forme predefinite”
Ciò che desidero, attraverso il mio lavoro, è rendere le donne felici di essere ciò che sono!

Crescendo, e confrontandomi con il mondo dell’adultità, mi sono resa conto che le sfide che noi donne dobbiamo affrontare non sono così banali. Spesso dobbiamo scegliere tra lavoro e famiglia, e qualsiasi sia la tua scelta vieni giudicata e criticata. Ma sono convinta che la componente femminile di questa società possa fare veramente la differenza.
Made in Italy, una scelta sostenibile
I capi confezionati in atelier seguono i tempi lenti di un lavoro creativo artigianale, che punta a promuovere la tradizione del Made in Italy e la valorizzazione delle competenze e della sostenibilità umana.
Penso il modello, lo creo, correggo gli errori, apporto qualche modifica qua e là, scelgo gli accessori e le rifiniture. E’ un percorso lungo, a volte tortuoso. Ma è solo quando vengono indossati che vedo la vera magia prendere forma.

“E’ un lavoro che richiede tempo e risorse, che racchiude tutta la mia passione!”

Penso che sia necessario l’impegno quotidiano di ciascuno di noi per ridurre l'impatto che abbiamo sul nostro pianeta. “Ho scelto l'essenziale anche per ciò che serve per accompagnare i miei capi fino alle clienti. I materiali sono interamente di riciclo o di riuso, niente plastica, pochi elementi superflui che si trasformerebbero rapidamente in rifiuti.
Le informazioni che troverete scritte sulle etichette sono: le ore di lavoro, il numero di tele di prova o prototipi, e nome delle mani che hanno lavorato per ogni singolo capo.

Sono poche informazioni, ma sono le più importanti per dare dignità ad ogni fase della creazione artigianale.
Qual è il capo nel quale t’identifichi?
E’ un completo giacca-pantalone maschile. Sicuramente perché è tra i più complessi da realizzare, e perché mette in luce la scissione che vivo dentro di me: una donna che si è allontanata da un percorso sicuro, dopo la laurea, per crearsi il proprio destino, certa che prima di ogni cosa ci sia la nostra felicità.
Non è detto che vada sempre bene, ma è importate provarci. A forza d’insistere ed essere costanti puoi raggiungere il tuo obiettivo, realizzare il tuo sogno. Oppure, diversamente, puoi arrivare alla consapevolezza che quella strada non è fatta per te.
E il tuo messaggio a chi sta leggendo la tua storia?
"Le opportunità più grandi ce le creiamo noi"
Dobbiamo cercare di avere sempre fiducia in noi stesse e non dobbiamo permettere a nessuno di mettere in discussione le nostre capacità e il nostro desiderio di realizzarci… dobbiamo osare!
Da quando ho preso la decisione di abbandonare la mia vita precedente e dedicarmi a questo progetto, quasi quattro anni fa, ho imparato tantissimo. Ho sbagliato in tutti i modi possibili, ma solo così ho guadagnato la fiducia e la sicurezza che oggi mi fanno essere orgogliosa e ancora più convinta di quello che sto facendo.
Mentre ascoltavo Carlotta raccontare la sua storia era come se, inconsapevolmente, stesse dando delle risposte a delle domande che da giorni avevo in testa. Raccontare è importante, non può che aiutare e motivare altre donne a fare un passo avanti, a non fermarsi, a credere nelle proprie capacità, nel proprio talento.
Per le idee, quelle belle, quelle che nascono dal cuore e che possono regalare un po’ di felicità, non solo a noi ma anche ad altri, forse vale proprio la pena di osare.
Carlotta scrive in un suo post:
“Per tutte le donne che ogni giorno provano a cambiare la loro vita, a coloro che investono in se stesse, nei loro sogni, nelle proprie capacità. Per tutte le donne che lottano le une accanto alle altre e lavorano perché il domani possa regalarci un mondo migliore. Perché la femminilità possa essere rivoluzione”.
Queste parole le faccio mie, e aggiungo: per quelle donne che hanno un’idea, un sogno per cui vale la pena di provare e sacrificarsi, per quelle donne che possono veramente cambiare il corso della nostra vita..