- The Brigit
Pouff Vintage Lingerie
The Brigit incontra Francesca, creatrice del Brand POUFF VINTAGE LINGERIE
“Ci sono cose che nella loro semplicità danno un’idea di pace, come guardare un tramonto”
Francesca
È vero, quando ho incontrato il mondo di Pouff Vintage Lingerie ho provato questa bellissima, intensa sensazione.
Pace, calma, rilassatezza.
Mi fermo, finalmente. Ne avevo bisogno. È tutto sempre una corsa, è tutto sempre frenetico ma osservando le creazioni di Francesca ritrovi quel tempo che sembra sempre sfuggire via.
I miei occhi si abbandonano a un racconto fatto di nuance delicate.
Tocchi di cipria, pennellate di rosa, nuvole di crema.
Il silenzio dei colori, così mi piace definirlo, capace di descrivere la raffinatezza di un mondo femminile che non ha bisogno di urlare, per raccontare la propria infinita bellezza, ma che sceglie la calma e la gentilezza.
Soffici e leggere camicie quasi impalpabili, che per qualche strano gioco dei “sensi” puoi sentire scivolare fra le tue mani.

Ne percepisci la morbidezza, il tocco raffinato e nostalgico, e quel gusto di “altri tempi”, che Francesca ha saputo brillantemente reinterpretare per regalare, a noi tutte, quel perfetto connubio tra antico e moderno che oggi più che mai diventa una storia di resilienza e coraggio.
Francesca
Francesca è nata a Cremona e ha 31 anni. Sin da ragazza si trasferisce a Parma per motivi di studio, si laurea in comunicazione d’impresa e decide di mettere radici in questa città dell’Emilia-Romagna dove oggi vive e lavora come copywriter per un’agenzia di comunicazione.
Durante il primo lockdown del mese di marzo 2020, Francesca si trova a Cremona, nella casa di famiglia, nella casa della sua infanzia.
Il papà di origine modenese e la mamma siciliana sono in prima linea nella battaglia contro il Covid-19. Lui, medico in pensione, è richiamato per prestare il proprio servizio tra i malati, la mamma farmacista, quotidianamente affronta tutti i rischi legati ad una pandemia fuori controllo.
Francesca, molto positiva di natura, scopre la sua fragilità. È preoccupata per i genitori, la paura è grande…

“Abbiamo perso molte persone care. Dal punto di vista emotivo è stato un anno difficile”
Il ricordo di Francesca va alla violinista Lena Yokoyama che dal tetto dell'Ospedale Maggiore di Cremona, luogo simbolo della lotta al Covid, ha suonato brani celebri, le cui note, si sono diffuse per tutto il quartiere.
Un momento toccante, un momento di meravigliosa bellezza.
Un gesto di speranza.
Da un ritrovamento in un baule è nato tutto…
“Ogni progetto nuovo, nato in quest’anno maledetto, per me è qualcosa di giusto in ogni caso, è giusto che uno ci provi!”
Ed è così anche per Francesca. Il suo progetto nasce infatti durante quel primo lockdown che ha segnato le vite di molti di noi.
“In un pomeriggio di noia, ho iniziato a rovistare tra vecchi armadi che non venivano aperti da anni.
Ho trovato delle meravigliose camicie da notte di prozie siciliane, conservate da mia mamma e tramandate di generazione in generazione…mi sono detta:
Sono bellissime ma come utilizzarle? Quando indossarle?”

A Francesca viene quindi l’idea di attualizzarle, di renderle un capo da indossare, giovane e versatile, soprattutto perché i materiali sono di ottima qualità, i dettagli incredibili. Un’occasione per riportarle così in vita.
“Sono passata alla ricerca nei mercatini vintage e a chiedere alle amiche se avessero qualche ricordo delle nonne che non usavano più…
Tutte abbiamo dei bauli che non abbiamo mai aperto!
L’intuizione è stata giusta: anche loro hanno trovato dei vestiti che sono stata in grado di trasformare per renderli attuali e indossabili.

Ho fatto rivivere dei vestiti che altrimenti sarebbero rimasti lì per sempre, senza essere valorizzati”
Perché “Pouff”?
“Ho scelto il nome quasi per gioco, doveva essere molto onomatopeico. Volevo legare la sensazione di sogno e rilassatezza che queste camicie candide e svolazzanti infondono, al rumore che si fa dopo una giornata super intensa quando, finalmente, ti butti sul letto o sul cuscino…eh... Pouff!”
I primi modelli
La prima grande sfida di Francesca è capire come trasformare le sue preziose camicie da notte in camicie da indossare tutti i giorni.
“Come renderle quindi indossabili?”
“Ho creato un modello con due fasce centrali che possono essere annodate e questo fa sì che siano versatili e adatte a tutte le taglie, per esprimere un’idea molto importante e attuale di BODY POSITIVITY.
E proprio questi modelli sono quelli che sento più miei, perché vengono dalla mia famiglia, sono il mio passato, il mio sangue, quella mia parte siciliana che sento dentro di me.
Sono le prime creazioni che ho trovato nel baule…

Ho deciso in seguito di aprire la pagina Instagram per presentare le mie collezioni e alle immagini ho aggiunto la mia grande passione, il mio quotidiano: SCRIVERE.
Ad ogni camicetta ho così regalato una storia, dedicata alle antiche proprietarie”.
“Una particolarità è che hanno tutte dei nomi agé, nomi d’altri tempi, un po’ come se fossero appartenute alle nostre nonne.

Ho dato vita ai molteplici dettagli dei loro sogni così, chi acquista la camicia non acquista solo una camicia in sé, ma riceve anche la storia della proprietaria precedente per creare un legame tra chi l’ha indossata e chi la indosserà”
Un mood fatto di pace
“Con questa collezione voglio raccontare un mood di pace e rilassatezza che noi tutti abbiamo cercato di crearci in un anno, il 2020, così difficile. Siamo stati fermi in una bolla in cui, o continui a pensare alle tante cose negative che ti circondano (e non ragioni più davvero!) o reagisci con le tue forze, con la tua storia, con i tuoi progetti.
Pouff Vintage Lingerie è la mia rinascita.
Segno particolare di tutte le camicie a cui do una nuova vita, è che hanno un piccolo ricamo a forma di “Pecorella”, simbolo del BRAND, per richiamare il mondo del sonno, dell’addormentarsi, di quel meritato riposo dopo tanta fatica”.

Perché vintage
“Ogni vestito non è solo un vestito, è qualcosa che indossi e con il quale vivi tanti momenti della tua vita. Siamo pieni di vestiti del fast fashion, di catene di abbigliamento che usano materiali che si deteriorano e che applicano metodi di lavorazione che non sono sostenibili, né umanamente accettabili.
Oggi penso che scegliere di acquistare un vestito vintage significa prendere una posizione più responsabile rispetto a queste tematiche importanti”.
Si può fare!
“Ho iniziato questo progetto con la mia testa e la mia idea, null’altro.
Se hai sogno nel cassetto non è detto che ce la farai, però sono sempre stata dell’idea che se non ci provi non lo saprai mai.
Quindi provarci non costa nulla!
E il messaggio è proprio questo… “Si può fare!”
Talvolta siamo portati a pensare troppo, rimuginare sui pensieri li rende pesanti e non abbiamo lo slancio giusto.
Tutto è nelle nostre mani, nella nostra testa”
La nostra storia
Parlare con Francesca mi ha fatto rivivere alcuni momenti della mia storia personale. The Brigit nasce infatti dalle mie fragilità e dalle mie paure, vissute durante il lockdown.
Come Francesca sono arrivata a comprendere che solo tu, con le tue forze e il tuo cuore puoi cambiare il corso della storia, della tua storia personale.
Il lockdown ha chiuso fisicamente il nostro corpo in casa ma ha aperto il nostro cuore alla vita.
Francesca si è rialzata dai momenti tragici della sua Cremona mettendosi in gioco con il suo talento di comunicatrice, creando un progetto capace di emozionare e infondere calma. Francesca mi ha lasciato anche questo spunto di riflessione:
“Quante volte siamo circondate da cose preziose a cui non diamo il giusto valore?”
Forse vale la pena fermarsi più spesso e capire come, ogni giorno, ognuna di noi possa restituire il giusto valore a ciò che di più prezioso, già esiste, intorno a noi.
E non solo, ognuna di noi può creare il valore stesso delle cose.
“Mi sento molto emozionata. Il bello di questa avventura è che ogni piccola cosa ti galvanizza, anche essere qui ora, a parlare con te, Paola. Il pensiero che qualcuno apprezza e dà valore al mio progetto mi dà molta felicità”
Grazie a te Francesca.
Questa citazione ci appartiene, unisce le nostre storie:
“You can’t empower women, without listening to their stories”
Gloria Steinem